Radiosonda Vaisala
RS-92
Non si tratta di una radiosonda che ho recuperato ma di una radiosonda che cercavo da tempo, una radiosonda da mettere insieme alle altre recuperate e, secondo me la più bella, interessante e particolare, la Vaisala RS-92.
Trovata su Ebay Germania da un venditore privato che me ne ha cedute una coppia praticamente nuove e funzionanti ad un prezzo irrisorio.
Dopo averla studiata esternamente e trovato il modo di aprirla senza danneggiarla ho potuto apprezzare a pieno questa radiosonda e la sua ottima costruzione.
La prima cosa che risalta all' occhio ?
La sua antenna per la ricezione della rete GPS !! Entro-contenuta nelle altre radiosonde, la RS 92 è equipaggiata con una QFH elicoidale esterna estremamente ben fatta, particolare che rende questa radiosonda unica nel suo genere.
Per la parte Tx utilizza la classica antenna in cavetto d' acciaio 1/4 d' onda per i 400 Mhz, la potenza di uscita è di 60 mW (o poco superiore) con modulazione GFSK.
Uno sguardo all' interno:
In alto a sinistra sotto l' antenna il ricevitore GPS.
Ho desistito nel togliere lo stampato dal suo contenitore per osservare la parte posteriore, è ben incastrato e ho evitato per paura di fare danni, ma il web mi ha dato una mano:
L' alimentazione:
La sezione di alimentazione (separabile dal corpo della radiosonda) è composta da un pacco di 6 batterie del tipo LR6-AA da 1,5 V per un totale di 9 V.
Con un consumo di 150 mA questo pacco batterie da alla radiosonda un autonomia superiore alle 3 ore.
L' intero pacco batterie è protetto dalle basse temperature da un involucro in polistirolo e a sua volta dal guscio in plastica che va ad agganciarsi al corpo della radiosonda, prima del connettore di alimentazione è presente un interruttore On-OFF.
Osservando il corpo batterie si notano 2 contenitori posti alle estremità i quali contengono un liquido (probabilmente acqua).
Nel mio caso il modello della RS92 è SGP ma ho scoperto che un' altro modello SGPW monta un pacco batterie molto insolito che si attiva immergendolo nell' acqua prima dell' utilizzo. La foto dimostrativa l' ho trovata il rete.
Avendo questo sistema una massa superiore rispetto alle classiche batterie, i 2 flaconi vanno a compensare la massa mancante.
I sensori di temperatura e umidità
La RS 92 non brilla in fatto di peso, il modulo batterie completo ha un peso di 193 grammi mentre, il corpo sonda pesa 80 gr per un totale di 273 grammi che non è poco per una radiosonda.
Per poter portare in quota questa radiosonda, solitamente tra i 33 e i 35000 metri, è necessario un pallone gonfiato con circa 600 gr di Elio.
Altro particolare che ho trovato in rete è che le prime RS92 lanciate nel 2007 in Germania non erano provviste di paracadute, con una conseguente velocità di discesa intorno agli 11-15 m/s.
Dal 2017 l' utilizzo delle RS 92 è via via diminuito, sostituite dalle più recenti RS 41 o anche M 20, sebbene si legge che qualche sito di lancio ne faccia saltuariamente uso. Dopo una controllo dei seriali delle mie due RS 92 su radiosondy ho potuto verificare che non hanno mai volato.
Facendo qualche domanda su un gruppo WA di recupero sonde ho saputo che fino al 2018-19 delle RS 92 sono state utilizzate anche sul territorio Italiano, dai siti di lancio (sicuri al momento) del CETEMPS Università dell' Aquila e dal CNR di Potenza.

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